Festa di Sant’Agata a Catania: Un’Immersione nella Tradizione e nella Devozione Siciliana
La Festa di Sant’Agata a Catania, è un’esperienza straordinaria, un viaggio nelle radici della tradizione siciliana e nella profonda devozione alla santa patrona della città. In questo articolo, esploreremo gli eventi principali, le tradizioni uniche e i percorsi affascinanti che caratterizzano questa festività.
La “Santuzza”, come viene chiamata affettuosamente dai catanesi, torturata fino alla morte il 5 febbraio 251, viene ricordata e celebrata con una festa di tre giorni in cui tutta la popolazione catanese affolla le vie del centro storico manifestando fede e devozione alla patrona della provincia Etnea.
3 Febbraio: La folcloristica Processione delle Candelore a Catania
La festa prende il via il 3 febbraio con l’offerta della cera e la processione delle Candelore, anticamente chiamata la processione della luminaria. Questi dodici ceri barocchi, riccamente decorati, sfilano attraverso le strade del centro, rappresentando le antiche corporazioni cittadine. Sfilano con la tradizionale “Annacata” e sono portati a spalla da 4 a 12 uomini ciascuna dato il considerevole peso che oscilla dai 400 ai 900 chili.
La processione che segue l’uscita delle candelore è composta dal clero, dal sindaco e dalle autorità comunali, militari e cavalleresche e dall’uscita della carrozza settecentesca del Senato. La giornata culmina con uno spettacolo pirotecnico serale in Piazza Duomo, un momento di particolare attrazione per i giochi fuoco a ritmo di musica.
Il Significato Profondo delle Candelore a Catania
Le dodici fastose “candelore” non sono solo opere d’arte, ma portano con sé una storia di devozione. In un’epoca senza illuminazione elettrica, queste candelore svolgevano una funzione vitale, illuminando il cammino della processione.
Ogni candelora rappresenta una categoria di lavoratori con uno stile distintivo, dai giardinieri in stile gotico-veneziano ai pescivendoli con il passo “bersagliera”.
4 Febbraio: La Suggestiva Messa dell’Aurora all’Alba
Il 4 febbraio è il culmine dell’emozione con la Messa dell’Aurora all’alba. Devoti vestiti con il tradizionale “sacco” entrano dal portone della Cattedrale del duomo catanese alle 03:30, il primo incontro con la Santa. La messa dell’Aurora inaugura l’inizio del cammino religioso della Santa per le vie del centro storico, i devoti seguono la processione delle reliquie ininterrottamente fino al rientro. La giornata si snoda attraverso luoghi sacri come la ex cattedrale di Sant’Agata la Vetere, la chiesa di Sant’Agata al Carcere e la chiesa di Sant’Agata alla Fornace dove la vergine Agata subì il martirio.
Tra i momenti più caratteristici e suggestivi della festa c’è la salita dei Cappuccini, a ‘Cchianata de’ Cappuccini”, nel cuore del centro storico. Il fercolo trainato dai devoti inizia la sua “ Cchianata” partendo da piazza Stesicoro per giungere alla Chiesa di San Domenico e inseguito alla cattedrale di Sant’Agata la Vetere, prima cattedrale di Catania dal 380 al 1094 nel quartiere San Biagio della Calcarella dove viene celebrata una Santa Messa prima di proseguire per la caratteristica via Plebiscito, famosa per le trattorie di carne.
Il percorso continua per le vie dell’antico corso tra i devoti che trainano il fercolo e i cittadini che affollano le vie catanesi, una manifestazione di canti e applausi accompagna la Santa fino a giungere a Piazza Risorgimento e al “Fortino”, ovvero Piazza Battaglia di Palestro, dove un’altro spettacolo pirotecnico celebra l’arrivo della Santa prima di rientrare in Cattedrale percorrendo la via Garibaldi.
5 Febbraio: L’emozionante Processione di Sant’Agata a Catania
Il 5 febbraio è il giorno della Santa, i festeggiamenti raggiungono l’apice della devozione con gli omaggi dei devoti che affrontano il percorso del giro interno della città portando dei grossi ceri votivi sulle spalle per ringraziare Sant’Agata della grazia ricevuta o della protezione richiesta. I ceri portati in spalla variano di grandezza e peso e rappresentano la grandezza della grazia ricevuta dal devoto che, con grande sforzo e attenzione, percorre il tragitto precedendo la Santuzza.
Il fercolo di Sant’Agata, adornato con garofani bianchi, transita attraverso le vie cittadine ricevendo i ceri votivi dal popolo catanese e non solo; la festa di Sant’Agata è tra le feste più belle e importanti con visitatori proveniente da tutti il mondo ed è paragonabile solo alla Settimana santa di Siviglia o al Corpus Domini di Cuzco, in Perù.
Il tragitto del 5 Febbraio ha la sua manifestazione nel cuore del centro storico, dove dalla via Etnea il fercolo trainato dai devoti attraverso i due grossi cordoni lunghi 120-125 metri con a capo le “maniglie”, giunge a Piazza Borgo dove ci sarà il terzo ed ultimo importante spettacolo di fuochi d’artificio.
Durante tutta la festa di Sant’Agata le voci dei fedeli intonano i canti colmi di devozione e sentimento, tra le più sentite:
Rit.
“Tu che splendi in paradiso coronata di vittoria, o sant’Agata, la gloria per noi prega di lassù.
Esultante nei duri tormenti luminosa nel carcere oscuro ella affronta con animo puro le minacce di un uomo crudel; non ascolta le vane lusinghe le promesse d’un sogno radioso vince il fuoco e del cielo armonioso l’innamora l’eterno splendor.”
Tra le tappe più significative c’è la Salita di Via Sangiuliano, percorsa a passo d’uomo da diversi anni, e la toccante sosta davanti al Convento di San Benedetto su Via Crociferi, la scenografica via barocca di Catania, dove le suore benedettine di clausura dietro i cancelli del sagrato omaggiano l’arrivo della Santa intonando canti colmi di devozione.
La festa, che negli ultimi anni ha allungato la sua celebrazione, si conclude nella mattina del 6 Febbraio con il rientro nella Cattedrale del duomo e il saluto dei devoti che sventolano il fazzoletto bianco in segno di devozione e richiamando l’attenzione con l’ultimo filo di voce “semu tutti devoti tutti”, in risposta “cettu, cettu”, “cittadini, cittadini” e tutti in coro “W Sant’Agata, W Sant’Agata”,
La festa di Sant’Agata è un evento religioso molto sentito dai cittadini catanesi che nei momenti di difficoltà si rivolgono alla Santa per chiudere aiuto o l’intercessione per ricevere un miracolo. Nella storia della festa tante le manifestazioni di devozione e di ringraziamento per le grazie ricevute che non si limitano solo all’offerta di cera; in passato c’è chi percorreva il tragitto del fercolo scalza per l’importanza della grazia ricevuta.
I 5 Momenti più suggestivi della Festa di Sant’Agata
Se hai l’opportunità di partecipare alla Festa di Sant’Agata a Catania, assicurati di non perdere i momenti più suggestivi:
- Fuochi d’artificio nella piazza del Duomo, sera del 3 Febbraio
- Messa dell’Aurora, alba del 4 Febbraio.
- Salita dei Cappuccini, sera del 4 Febbraio
- Salita di Sangiuliano, notte del 5/6 Febbraio
- Canto delle suore di clausura dei Benedettini, notte del 5/6 Febbraio
La Festa di Sant’Agata: un’occasione per scoprire Catania
Visita il Duomo di Sant’Agata, principale luogo di culto cattolico a Catania, per immergerti completamente nella tradizione e nella devozione che rendono unica questa festività siciliana. Lasciati trasportare dalla magia della Festa di Sant’Agata, un’esperienza indimenticabile che unisce storia, cultura e fervore religioso.
Dopo aver assaporato l’atmosfera unica della Festa, concediti il lusso di esplorare le bellezze di Catania. Visita il suggestivo Castello Ursino, un’imponente fortezza medievale che ospita il Museo Civico.
Una bella passeggiata lungo Via Etnea, l’arteria principale della città, con le sue eleganti boutique e i caratteristici caffè che con la loro varietà di rosticceria e maestria dolciaria sono riconosciuti nel mondo, occasione per degustare la deliziosa gastronomia locale, con il tradizionale street food come l’arancino e la granita con brioche apprezzati, insieme a tutta la varietà di prodotti che offrono i bar, dai turisti di tutto il mondo.
Visita il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, dove ogni anno in occasione della festa viene organizzato un concerto (scopri di più). Il teatro fu inaugurato nel 1890 e fu dedicato al famoso compositore catanese, autore dell’opera lirica la “Norma” da cui prende il nome anche la pasta con pomodoro, melanzane e ricotta salata, tipico piatto catanese.
Inoltre da non perdere l’Anfiteatro Romano in piazza Stesicoro, la villa Bellini e il teatro Greco-Romano in via Vittorio Emanuele.
Catania è una città ricca di tesori da scoprire, oltre alle celebrazioni di Sant’Agata, che ti lasceranno un ricordo indelebile della tua visita in Sicilia.